DALLA PAROLA DEL GIORNO

Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano.
[…] chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».

Lc 18,9-10.14b

 

Come vivere questa Parola?

Orgoglio e disprezzo vanno sempre insieme. Come possiamo pregare con il cuore orgoglioso? L’orgoglio chiude al Padre! E come possiamo vivere serenamente? Il disprezzo, la “nientificazione” degli altri, chiude ai fratelli! L’umiltà invece è conoscenza vera di sé e di Dio, è accettazione serena della nostra realtà che con profonda fiducia si affida a Dio e apre il cuore agli altri.

Il fariseo e il pubblicano, più che due persone, sono due spiriti che troviamo nel nostro cuore e che continuamente rendono vere o meno le nostre scelte e la nostra vita di fede. Ci chiedono sempre di fare una scelta, di discernere la nostra preghiera, senza umiltà ci troviamo a pregare davanti al nostro io , con un po’ di umiltà, tentando di non confidare in noi stessi, guardiamo a Dio e chiediamo perdono.

Donaci Signore la grazia di un cuore umile per poter accogliere la salvezza nella nostra vita

La voce di un monaco

“Se la presunzione ha potuto rendere alcuni, da angeli che erano, demoni, l’umiltà può certamente renderli, da demoni che erano, angeli”.

(Giovanni Climaco, VII sec).

 

 

 

 

Commento di suor Monica Gianoli FMA

gianoli.monica@gmail.com 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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