DALLA PAROLA DEL GIORNO
«La fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò
che non si vede. (…)
8Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava».
Eb 11,1.8
Come vivere questa Parola?
San Paolo attraverso questo brano mette in luce la fede di Abramo, che come sappiamo mise in pratica ciò che Dio gli disse (cfr. Genesi 12), pertanto è sì importante ascoltarlo, l’abbiamo accennato martedì scorso, ma non ascoltare e poi fare a modo nostro, ma obbedire, fidarsi e affidarsi a Lui, un atto di fede-fiducia. La fede non è basata su certezze legate ai nostri calcoli umani, ma su un rapporto di fiducia che fa sperare contro ogni speranza (cfr Romani 4,18), prova verso ciò che non si vede (v.1). Abramo ce l’ha dimostrato e dobbiamo imparare da lui, “obbedì partendo” (v 8), proprio per questo è nostro padre nella fede (cfr. Romani 4,18). Imparare non con il solo desiderio, ma con un impegno che viene alimentato dalla comunità cristiana che frequentiamo e dalla preghiera.
Come pregare se non usando le parole degli apostoli in Luca 17,6: “Signore aumenta la mia fede”.
La voce di Papa Benedetto XVI
Meditandola ed interiorizzandola (la Parola di Dio) per viverla quotidianamente, impariamo una forma preziosa e insostituibile di preghiera, perché l’ascolto attento di Dio, che continua a parlare al nostro cuore, alimenta il cammino di fede che abbiamo iniziato nel giorno del Battesimo.
(MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI PER LA QUARESIMA 2011)