DALLA PAROLA DEL GIORNO

«16Venuta intanto la sera, i suoi discepoli scesero al mare, 17salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao. Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; 18il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. 19Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. 20Ma egli disse loro:

«Sono io, non abbiate paura!».

21Allora vollero prenderlo sulla barca,

e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti»

Gv 6, 16-21

Come vivere questa Parola?

«Sono io, non abbiate paura!», dice Gesù ai discepoli impauriti che, nel bel mezzo di una traversata in cui il forte vento non li fa andare né avanti né indietro, lo vedono procedere verso di loro camminando sull’acqua. Nel mezzo delle difficoltà che il cammino della vita inevitabilmente presenta, Gesù ci viene incontro in modi sempre imprevedibili. Talvolta capita di rimanere delusi e impauriti perché aspettiamo da Lui un aiuto differente, più vicino alle nostre aspettative. Sta a noi lasciare liberi la mente e il cuore per riconoscerlo e accoglierlo nei modi assolutamente inediti un cui si fa vicino.

Signore Gesù, aiutaci a non avere paura di fronte alle conseguenze della pandemia e agli orrori della guerra. Donaci la forza di reagire, costruendo con il tuo aiuto la via della pace e della riconciliazione, a partire dalle persone che ci vivono accanto. Così sia.

La voce del Papa

«[…] ogni volta che la vita si apre a Dio, la paura non può più tenerci in ostaggio. Perché la paura ci tiene in ostaggio. Tu, sorella, fratello, se i tuoi peccati ti spaventano, se il tuo passato ti inquieta, se le tue ferite non si rimarginano, se le continue cadute ti demoralizzano e ti sembra di aver smarrito la speranza, per favore, non temere. Dio conosce le tue debolezze ed è più grande dei tuoi sbagli. Dio è più grande dei nostri peccati: è molto più grande! Una cosa ti chiede: le tue fragilità, le tue miserie, non tenerle dentro di te; portale a Lui, deponile in Lui, e da motivi di desolazione diventeranno opportunità di risurrezione. Non temere!».

(FRANCESCO, Omelia, 25 marzo 2022)

 

FRANCESCO

Papa

Commento di Don Giuseppe Tilocca

giustiloc@tiscali.it

 

 

 

 

 

 

 

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