DALLA PAROLA DEL GIORNO
9Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
10Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
11Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
12A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
13i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
Gv 1, 9-13
Come vivere questa Parola?
Gesù “è la luce vera”, dice Giovanni nel prologo, “venuta nel mondo per illuminare ogni uomo”. L’aggettivo “vera” attribuito al termine “luce” si contrappone non solo al termine “tenebre”, che pare gli uomini preferiscano, ma anche al fatto che nel mondo esistono delle “luci false”, “non vere”. Luci che rischiarano per pochi attimi, come quelle che illuminano le vie nel tempo natalizio, dando la parvenza si allontanare i problemi sin tanto che rimangono accese ma che ripresentano la dura realtà da cui si vorrebbe scappare non appena si spengono. Luci che danno al mondo speranze illusorie, per mascherare la sete di potere di chi amministra il bene comune senza ascoltare il grido dei poveri e di chi desidera veramente la pace.
Luci che sembrano luci, ma sono solo buio!
Signore, tu che sei la Luce vera, riempi della tua luce i nostri cuori per riempire di speranza, di fede, di gioia, di pace il nostro tempo! Così sia.
La voce di un testimone
«“O Astro che sorgi, splendore della luce eterna, Sole di giustizia: vieni, illumina chi giace nelle tenebre e nell’ombra di morte”. Facendo nostra questa invocazione, chiediamo al Signore di affrettare il suo avvento glorioso in mezzo a noi, in mezzo a tutti quelli che soffrono, perché solo in Lui possono trovare appagamento le autentiche attese del cuore umano».
(BENEDETTO XVI, Discorso, 23 dicembre 2005)