DALLA PAROLA DEL GIORNO

Un sabato si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.

Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: «Cedigli il posto!». Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: «Amico, vieni più avanti!». Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».

Lc 14, 1.7-11

Come vivere questa Parola?

Il senso delle parole che Gesù rivolge alle persone che stanno sgomitando per sedersi a tavola nei posti migliori, si comprende meglio se lo si tiene unito al racconto della guarigione dell’idropico commentato ieri. È come se Gesù dicesse: «Voi vi siete scandalizzati perché ho sanato di sabato un ammalato di idropisia. In verità, voi vi scandalizzate perché non capite il vero significato del sabato. Il sabato è stato istituito dal Signore per l’uomo, perché in esso vi trovi riposo, ristoro, pace, accoglienza. Quella che avrebbe avuto tutto il diritto di ricevere l’uomo che ho guarito; non solo da me, ma tutti voi! Voi invece, non solo lo avete ignorato, ma di sabato, senza pudore, continuate a curare i vostri affari, organizzando banchetti, il cui unico scopo è quello di scambiarvi favori all’interno del vostro circolo ristretto di interessi e potere. Se davvero volete vivere una vita come Dio comanda: siate più umili e agite con gratuità».

Ti chiediamo, Signore: aiutaci a fare nostra l’umiltà e la gratuità che raccomandi, ma, soprattutto, fai che possiamo usare il tempo che tu ci dai per prenderci cura delle persone che ci metti di fronte e accanto nel cammino della vita. Sopratutto quelle piu deboli e fragili. Così sia.

La voce del Papa

«La coscienza della dignità di ogni fratello, la cui vita è sacra e inviolabile dal suo concepimento alla fine naturale, deve portarci a condividere, con totale gratuità, i beni che la provvidenza ha posto nelle nostre mani, e a restituire con generosità e abbondanza ciò che ingiustamente possiamo aver negato agli altri».

(FRANCESCO, Discorso, 9 maggio 2014)

 

 

Commentodi Don Giuseppe Tilocca

giustiloc@tiscali.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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