«A Gàbaon il Signore apparve a Salomone in sogno durante la notte. Dio disse: «Chiedimi ciò che vuoi che io ti conceda». 

Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male; infatti chi può governare questo tuo popolo così numeroso?». Piacque agli occhi del Signore che Salomone avesse domandato questa cosa. Allora Dio disse: “Ti concedo un cuore saggio e intelligente: uno come te non ci fu prima di te né sorgerà dopo di te. Ti concedo anche quanto non hai domandato, cioè ricchezza e gloria, come a nessun altro fra i re, per tutta la tua vita”.»

1 Re 3,4-13

Come vivere questa Parola?

L’essenziale nella vita, non è quello che appare più importante agli occhi degli uomini. La potenza e la gloria del più grande fra i re d’Israele è nulla di fronte alla parola del Signore. Nella storia della salvezza, Salomone non è grande per la sua ricchezza, per i suoi rapporti con gli imperi del tempo, neanche per la saggezza dei suoi giudizi. Salomone è grande perché ha saputo rivolgere al Signore la sua preghiera. Egli non si è ritenuto saggio, ma ha implorato come un dono dall’alto la sapienza e per questa sua umiltà l’ha ottenuta.

“Concedi al tuo servo un cuore docile.”

La voce del Papa emerito

Questa preghiera di Salomone, all’inizio del suo servizio come Re di Israele è semplicemente bellissima, tanto bella che stupisce e commuove anche Dio. Salomone domanda un cuore docile, che sappia governare e distinguere il bene dal male, ma a partire da ciò che Dio insegna. Anche Adamo ed Eva volevano ottenere la capacità di distinguere il bene dal male, ma volevano carpirla come un potere assoluto, che svincolasse l’uomo dalla relazione con Dio. Salomone invece domanda un cuore docile perché possa interpretare, secondo i pensieri di Dio, ciò che è bene e ciò che è male: questo è chiesto a Re di Israele che governa il popolo non in modo assoluto, ma facendo come le veci di Dio, l’unico vero sovrano di Israele.

Anche il cuore di Gesù è un cuore docile e compassionevole, che sa rinunciare ai propositi assunti per lasciarsi coinvolgere dalla domanda della gente. E’ bellissima questa compassione di Gesù che non si difende, ma che si immedesima nel desiderio delle persone, lo accoglie e si dona.

(Dalle udienze del mercoledì di papa Benedetto XVI)

Benedetto XVI

Papa emerito

Commento didi Roberto Proietti

robertocerreto82@gmail.com

 

 

 

 

 

 

 

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