DALLA PAROLA DEL GIORNO

«Allora i sommi sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dicevano; “Che facciamo? Quest’uomo compie molti segni.

Se lo lasciamo fare così, tutti crederanno in lui»

Gv 11,47-48

Come vivere questa Parola?

Dopo la resurrezione di Lazzaro le autorità giudaiche sono ormai decise a mettere a morte Gesù, considerato “uomo pericoloso”. Se egli continuerà a operare miracoli, le folle lo dichiareranno liberatore della nazione, suscitando l’accanimento dei romani. Ormai la questione diventa sia politica che teologica. La decisione mostra l’assoluta cecità dei capi del popolo. Gesù, fin dalla prima pasqua aveva annunciato di essere il nuovo tempio, il punto di convergenza della Nuova Israele e dell’intera umanità. Forse i sommi sacerdoti avevano intuito questa debole ma fortissima realtà e per tutto questo fanno tutto il possibile per metterlo a morte. La novità e la realtà sono sempre viste in modo pericoloso.

“Dopo questi segni”. Ripenso a tutti i segni e prodigi che il Signore ha compiuto nella mia vita.

La voce di un Padre della Chiesa

“Quale lode, quale compenso gli offriremo per le grazie che abbiamo ricevuto?Eravamo ciechi nella nostra mente, tutta la nostra vita non era altro che tristezza e fallimento, eravamo immersi nell’oscurità.

Ma Egli fu pietoso e misericordioso nei nostri confronti e ci salvò. Ci chiamò quando ancora non esistevamo e volle che noi avessimo la luce e venissimo alla vita dal nulla. Convertiamo, dunque il nostro cuore, affinché nessuno vada perduto. Aiutiamoci a vicenda nell’impegno di condurre al bene i deboli, e così, correggendoci a vicenda potremo tutti raggiungere la salvezza.

Ecco la lode; camminare insieme”.

(Clemente Romano; “Ammonimenti quaresimali”.)

Clemente Romano

Padre della Chiesa

Commento di Roberto Proietti

robertocerreto82@gmail.com

 

 

 

 

 

 

 

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