Nei giorni dal 29 novembre al 1 dicembre 2024, si è svolto a San Biagio, il Seminario del Silenzio. Un tempo prezioso per imparare ad ascoltare il silenzio, a far tacere la mente e aprirsi alla preghiera.

Questa la testimonianza di Emiliano:

“ Saldo è il mio cuore, o Dio,   saldo è il mio cuore …

Al termine dell’esercizio mattutino di rilassamento corporeo, queste parole – che costituiscono l’incipit del Salmo 107 – mi sono risuonate con chiarezza e forza, sgorgando da un senso profondo di pace interiore, di gioia piena. Non sono parole “mie”; nel mio silenzio interiore hanno appunto ri-suonato perché – attraverso il rilassamento del corpo – mi sono completa-mente abbandonato a Te, Signore, e lo Spirito ha fatto vibrare il mio cuore e lo ha reso saldo. Questi seminari del silenzioso sono un dono prezioso – San Biagio è un dono prezioso – e stanno diventando un momento privilegiato per ri-capitolare la mia vita.  

Il “cuore saldo” è il frutto di un incontro con Dio che sta diventando quotidiano, che non si basa più sull’emotività o sul volontarismo, ma sul fatto che – grazie alla preghiera quotidiana della liturgia delle ore, all’ascolto della Parola, all’adorazione, all’Eucaristia e alla pratica meditativa – sto imparando sempre di più ad affidarmi completamente a Te, ad abbandonare ogni velleità egoica, a riconoscermi figlio di un Amore più grande di me, Fonte Eterna dell’Essere e della Vita.

Il “mio” cuore è saldo perché non sono più io a pretendere di essere il centro della mia vita e di quella degli altri: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! (Gal 2,19-21).

E un cuore saldamente ancorato a Te, Signore, è un cuore che canta, lodando innanzitutto il tuo Nome e le tue gesta e poi benedicendo le sorelle e i fratelli e tutte le creature che si incontrano qui a San Biagio e ogni giorno della vita.

Come oggi ha sottolineato frate Emiliano Antenucci, dall’unione di Silenzio (Padre) e Parola (Figlio) nasce l’Incontro (Spirito Santo).”   Emiliano

Rendiamo lode a Dio per il dono della Sua Parola che sempre ci rinnova. Attraverso questa esperienza comprendiamo che il silenzio è condizione dell’ascolto.

Fare silenzio in noi e attorno a noi per ascoltare pienamente e intensamente. Si ascolta nel silenzio, e si ascolta il silenzio, come si ascolta l’Infinito…Dio.

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