DALLA PAROLA DEL GIORNO
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”.
Mt 11,17
Come vivere questa Parola?
E noi che pensavamo che sono gli uomini del nostro tempo che non si accontentano di nulla e vogliono sempre qualcos’altro, che cercano ciò che non hanno e desiderano ciò che non possono avere…no, anche ai tempi di Gesù c’erano uomini così!
E ci riconosciamo in loro perché anche noi quando è freddo desideriamo il caldo, quando è dolce gradiamo il salato, quando fa ridere vogliamo piangere, e non ci accontentiamo mai.
E anche quando dobbiamo prendere una decisione, difendere o attaccare una situazione, cambiamo idea e seguiamo la massa perché è meglio non prendersi responsabilità e ci nascondiamo dietro una falsa democrazia.
E anche quando dobbiamo prendere in mano la nostra vita e fare scelte importanti e significative, abbiamo paura e lasciamo che le cose vadano da sole o che altri scelgano per noi.
Ma il cristianesimo non è una religione per pusillanimi o per paurosi, per indecisi o per irresoluti, per irresponsabili o per indifferenti: Gesù chiede a tutti noi di prenderci in mano e di essere testimoni forti, vivaci, credibili e credenti della nostra fede.
Signore aiutaci a vincere la paura di schierarci, di scegliere, di dire la nostra e rendici protagonisti delle scelte e delle decisioni che ci fanno essere tuoi veri discepoli.
La voce di un Teologo
“Siamo noi quell’umanità che pensa che con l’accidia gli andrà sempre bene. Il problema serio che ci pone la pagina del vangelo di oggi è: in che modo stiamo per accogliere il Figlio di Dio che viene nel mondo? Non dobbiamo dimenticare che siamo così liberi da poterci rivestire di indifferenza e non lasciarci sfiorare minimamente dalla Sua venuta”