DALLA PAROLA DEL GIORNO
«Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Come l’udì, Elìa si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna»
1Re 19,12-15
Come vivere questa Parola?
All’interno della caverna che rappresenta la morte, Elia guarda dentro di sé e comincia a leggere la storia di Dio nella sua vita. È pronto finalmente ad incontrare Dio: faccia a faccia. Il Signore lo chiama di nuovo: “Esci, fermati lì, alla mia presenza”. Elia adesso è pronto, attende il Signore nella sua vita; lui che aveva fatto tanto per Dio, adesso, fermo, nella notte, nella caverna, in silenzio, finalmente attende l’incontro personale con Lui…ma aspetta che Egli gli parla usando teofanie del passato cioè attraverso qualche evento atmosferico: un uragano, un terremoto, un fuoco. Ma Dio parla al cuore, ed Elia avverte la Presenza di Dio “nel sussurro di una brezza leggera”. È una presenza forte, viva, tutta per lui ed Elia si copre il volto con il mantello. Mosè si era tolto i sandali quando aveva avvertito la Presenza nel roveto che ardeva e non bruciava. Quando si incontra Dio ci si copre sempre il volto perchè l’incontro con Lui ci rivela la nostra povertà, la nostra fragilità, il nostro peccato, la nostra inadeguatezza: non siamo mai pronti ad incontrare Dio.
“Nel silenzio, parlerò al tuo cuore”
La voce di un Padre del deserto
Un giorno il discepolo chiese al Maestro: “Io non sento Dio. Come posso sentirlo?”
E il Maestro:
Metti a tacere le voci fuori (chiacchiericcio, continuo parlare).
Metti a tacere le voci dentro (pensieri).
Metti a tacere le voci del passato (rabbie, odio, rancori, paure che continuano a gridare).
Metti a tacere le voci che vuoi sentire (le nostre aspettative su ciò che Lui ci dovrebbe dire).
Fatto questo lo sentirai chiaro perché la sua voce è chiara e presente.
(I racconti dei Padri del deserto)