DALLA PAROLA DEL GIORNO
6Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: 7«Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». 8E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? 9Che cosa è più facile: dire al paralitico «Ti sono perdonati i peccati», oppure dire «Àlzati, prendi la tua barella e cammina»? 10Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, 11dico a te – disse al paralitico -: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua». 12Quello si alzò e subito presa la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».
Mc 2,6-12
Come vivere questa Parola?
Entrò di nuovo a Cafarnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola. Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati». Ma la dichiarazione di Gesù scandalizza gli scribi, quelli cioè, che esistono anche tra noi, che vedono il lato negativo di tutto e non si arrendono neppure di fronte all’evidenza del bene. Allora, con un miracolo, il Maestro spiazza la critica che si insinua nel cuore di alcuni presenti. Basta un gesto e il paralitico: “si alzò e subito presa la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!». Ermes Ronchi, il fine esegeta delle Scritture, nel suo commento, sottolinea la generosità dei barellieri, che diventano un esempio di solidarietà anche per noi. “Quattro barellieri forti, intraprendenti, generosi, strappano l’ammirazione di Gesù per la loro fede, per il loro farsi carico, con intelligenza operosa, del dolore e della speranza di un altro. I quattro barellieri ci insegnano a essere come loro. Una fede che non prende su di sé i problemi d’altri non è vera fede.
La voce di un Esegeta
“Succede che la grandezza si riveli a noi all’improvviso, costringendoci in un certo senso a inchinarci di fronte ad essa. Questo avviene quando scopriamo una persona che è grande per quello che è e non per quello che fa”.