Dalla Parola del giorno

Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».

Mt 6, 19-23

Come vivere questa Parola?

Molto spesso anche noi cristiani, ci comportiamo, nella concretezza dei fatti, come dei pagani: sotto un’apparenza di fede ammettiamo e giustifichiamo la ricerca dei nostri interessi particolari. Perché Cristo sia veramente formato in noi, c’è bisogno che ogni ambito della nostra vita sia rivestito della novità del Vangelo, che la luce della Parola di Dio entri anche laddove ci fa piacere e comodo la penombra del nostro benessere. Non illudiamoci che il “corpo estraneo” che ci annebbia la vista sia una piccola pagliuzza! … Non sbaglieremo affatto pensando che invece è una trave, e che c’è ancora qualcosa da fare per sgombrare il campo. Abbiamo cura dunque di purificare le nostre inclinazioni sbagliate, ciò che è alla radice dei nostri peccati, quell’orientamento indulgente al male che ci trattiene ad accumulare, anziché liberarci per donare.

Oggi nella preghiera voglio trovare il coraggio di chiedere al Signore la grazia di essere liberato, fino in fondo, dal mio attaccamento al peccato, che è il luogo da cui partono tutte le mie delusioni e i miei insuccessi.

La voce di un Padre della Chiesa

“Il sorgere del sole segna l’inizio dell’attività dei mortali. Fa’, o Signore, che perduri nelle nostre menti il giorno che non conosce la fine. Donaci di vedere in noi stessi la vita della risurrezione, e fa’ che nulla distolga il nostro spirito dalle tue gioie. Imprimi in noi, o Signore, il segno di questo giorno che non trae inizio dal sole, infondendoci una costante ricerca di te”

Efrem di Nisibi

Padre della Chiesa

commento di

Don Enrico Emili

enricoemili@tiscali.it

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