DALLA PAROLA DEL GIORNO

«42EGesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:

La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d’angolo;
questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi?

43Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti»

 

Mt 21,42-43

Come vivere questa Parola?

Ancora una volta, il Maestro sceglie, come immagine centrale della parabola, la vigna. La presenta come il luogo amato, quello di cui ci si prende cura e se ne aspetta con trepidazione i frutti. Questa immagine era ben conosciuta da Gesù e dai suoi ascoltatori, perciò, non appena Gesù inizia la parabola dicendo che “un padrone aveva piantato una vigna”, i presenti capiscono subito di cosa si tratta: è una storia su Dio e su Israele, sua vigna. Il seguito del racconto ci rivela che il proprietario della vigna, che l’ha piantata, la affida a dei contadini perché la lavorino in sua assenza: fino al tempo della vendemmia. Giunge però l’ora del raccolto dei frutti, un giorno preciso in cui le uve sono mature, all’inizio dell’autunno, e allora il padrone manda alcuni suoi servi dai vignaioli per ritirare il raccolto con cui produrre il vino. Ma il comportamento dei vignaioli è davvero violento e malvagio: addirittura arrivano ad uccidere, non solo altri operai mandati dal padrone, ma lo stesso figlio, l’erede. Gesù racconta questa parabola alla vigilia della sua passione, la racconta proprio per quelli che la metteranno in pratica contro di lui, fino a rigettarlo fuori dalla città e a crocifiggerlo.  Il suo atteggiamento è però quello di una pazienza infinita. E’ connotato da uno sguardo ricco di speranza che sa vedere nella pietra rigettata quella che diventerà testata d’angolo. Scarto ed eliminazione, anche per quanto riguarda la nostra vita, non sono definitivi neppure per noi. C’è un Padre che ci cerca ed è pronto ad accoglierci, a valorizzarci per quel poco che possiamo offrire nella costruzione del Regno.

Dona al tuo popolo, o Signore, la salvezza dell’anima e del corpo, perché, perseverando nelle opere buone, sia sempre difeso dalla tua protezione. Per Cristo nostro Signore. Amen

La voce di un teologo

C’è sempre stata una vigna, che il Padre non ha mai cessato di coltivare. Già nell’unione di Adamo ed Eva è prefigurato l’amore del Cristo per la sua Chiesa: questo, dice l’apostolo, è” un grande mistero.

 

 

H. de Lubac

Teologo

Commento di Sr Graziella Curti FMA

vicaria.bonvesin@gmail.com

 

 

 

 

 

 

 

Questo sito utilizza i cookie per il suo corretto funzionamento. I dati registrati attraverso i cookie vengono utilizzati al solo scopo statistico. Se vuoi avere maggiori informazioni sull'uso dei cookie clicca qui.

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi