DALLA PAROLA DEL GIORNO

«Allora Gesù prese i pani, e dopo aver reso grazie li distribuì a quelli che erano seduti e lo stesso fece dei pesci finchè ne vollero».

Gv 6,11-12

Come vivere questa Parola?

Il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci introduce simbolicamente il grande discorso del pane della vita e si colloca al centro dell’attività pubblica di Gesù. Si tratta di un segno voluto dal Maestro per rivelare se stesso. Giovanni però presenta il segno come il nuovo miracolo della manna, fatto da Gesù, il nuovo Mosè, in un nuovo esodo e come simbolo dell’eucarestia di cui il quarto vangelo, a differenza dei sinottici non ne parla. Il brano rivela un preciso significato cristologico e sacramentale, che non è tanto quello di sfamare la folla, bensì di rivelare la gloria di Dio su Gesù, Parola fatta carne.

La soluzione umana non basta per saziare i bisogni dell’uomo. E’ Gesù allora che appaga in pienezza ogni necessità.

Accompagna la mia giornata questa Parola: “Avevano fame”

La voce di un teologo

“Dopo un’altra intensa giornata di predicazione e di guarigioni, Gesù ha compassione per la moltitudine di persone che doveva ritornare a casa con lo stomaco vuoto e chiede ai discepoli di dar loro da mangiare. È probabile che la richiesta non sia stata tanto bene accolta dai discepoli, considerato che anche loro saranno stati stanchi della giornata trascorsa e speravano di restare soli con il Maestro per ritirarsi in un posto tranquillo e riposare assieme a Lui. Gesù capiva perfettamente la difficoltà di ciò che chiedeva, ma lo fece ugualmente. Anche a noi il Signore chiede cose che, a volte, ci appaiono impossibili da fare e da portare avanti: un ordine che non vogliamo compiere, una relazione difficile, un amico dal quale ci stiamo allontanando, una virtù per la quale stiamo lottando inutilmente da tempo… Alla fine, quello che il Signore vuole con quel “dategli voi da mangiare” è che gli apostoli confidino in Lui e non in ciò che hanno o che possono acquistare. Dopo essersi dati da fare per trovare tutto il cibo possibile, il risultato rimane sempre molto scarso. Cosa sono cinque pani e due pesci per fare mangiare una folla? Nulla, certamente. Meglio, quasi nulla. Però, questo “quasi” è ciò che rende possibile quel miracolo così grandioso che compie il Signore. Gesù, con questo “quasi”, fa in modo che tutti abbiano da saziarsi e in più rimangono dodici ceste piene. Gesù non lesina sforzi, dà tutto, si dà tutto. E lo fa affinché noi abbiamo vita e l’abbiamo in abbondanza” (cfr. Gv 10, 10). (Pablo Erdozáin, Fame di Dio)

 

 

Commento di Roberto Proietti

robertocerreto82@gmail.com

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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