DALLA PAROLA DEL GIORNO
Giuda intanto e i suoi fratelli dissero: «Ecco, sono stati sconfitti i nostri nemici: andiamo a purificare il santuario e a riconsacrarlo». Così si radunò tutto l’esercito e salirono al monte Sion.
1Mac 4,36-37
Come vivere questa Parola?
Questo raccogliersi in disparte è proprio un invito alla preghiera, come faceva Gesù. Dopo la sua giornata non si metteva a pettegolare. Leggiamo nel Vangelo di Matteo al capitolo 5 versetto 37: “Sia invece il vostro parlare: «Sì, sì», «No, no»; il di più viene dal Maligno”. Si ritirava in preghiera, in sintonia con il Padre. Sintonia che anche noi possiamo cercare se ci mettiamo in disparte, in silenzio e in ascolto della Parola di Dio. Per l’ascolto abbiamo la Bibbia che dopo aver letto un brano, non come un romanzo ma come una parola rivolta a noi oggi, cerchiamo di assaporarla, ruminarla, interiorizzarla facendo emergere tutti gli stati d’animo che evoca, per conoscerci e agire secondo la Sua parola. L’importanza dell’agire ce lo indica Gesù, attraverso il Vangelo di Matteo al capitolo 7 versetto 21: “Non chiunque mi dice: «Signore, Signore», entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli”.
Signore, aiutami a trovare ogni giorno un tempo per ascoltare la tua parola e metterla in pratica
La voce di Papa Francesco
San Paolo ci dice che noi siamo templi dello Spirito Santo. Io sono un tempio. Lo Spirito di Dio è in me. E anche ci dice: ‘Non rattristate lo Spirito del Signore che è dentro di voi!’. E qui forse possiamo parlare di una sorta di adorazione che è il cuore che cerca lo Spirito del Signore dentro di sé e sa che Dio è dentro di sé, che lo Spirito Santo è dentro di sé. Lo ascolta e lo segue”
(Omelia di Papa Francesco a Santa Marta il 22 novembre 2013)