DALLA PAROLA DEL GIORNO
Poi vidi alcuni troni – a quelli che vi sedettero fu dato il potere di giudicare – e le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano.
Ap 20,4a
Come vivere questa Parola?
In questo brano troviamo due categorie di persone, i decapitati e quanti non avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano della bestia.
I decapitati siamo noi quando non agiamo in base alla nostra testa (piena di egoismo, superbia etc.), ma cerchiamo di conformarci a Gesù e di mettere in pratica quanto scritto nel Vangelo di Luca 11,28 “Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!”. Si conferma l’importanza “della Parola di Dio”, ne abbiamo accennato lunedì 21 novembre.
Le persone che non hanno il marchio della bestia sulla fronte e sulla mano siamo noi quando non pensiamo (marchio sulla fronte) e non agiamo (marchio sulla mano) secondo le logiche della bestia. Illuminante il passo di San Paolo nella lettera ai Galati 5,19-21a “Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere.”
Come non accogliere l’invito di San Paolo in Galati 5,16 a camminare secondo la Spirito per vivere i suoi frutti (Galati 5,22 “amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé”) e dare “testimonianza di Gesù e della Parola di Dio”.
Signore aiutami ad abbandonare i miei ragionamenti, spesso contorti, e mettere in pratica i tuoi insegnamenti
La parola di Papa Francesco
“Nel momento in cui lo accogliamo e lo ospitiamo nel nostro cuore, lo Spirito Santo comincia subito a renderci sensibili alla sua voce e a orientare i nostri pensieri, i nostri sentimenti e le nostre intenzioni secondo il cuore di Dio. Nello stesso tempo, ci porta sempre più a rivolgere lo sguardo interiore su Gesù, come modello del nostro modo di agire e di relazionarci con Dio Padre e con i fratelli.”
(Udienza Generale – Mercoledì, 7 maggio 2014)