DALLA PAROLA DEL GIORNO
Gesù diceva alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?».
Lc 12,54-57
Come vivere questa Parola?
Discernere il tempo presente è un compito che non finisce finché viviamo. Il tempo presente è il tempo messianico che viene nella persona di Gesù. L’ipocrisia di chi lo ascolta sta nel non riconoscerlo come il Messia che è già arrivato. Anche noi possiamo correre il rischio di non scoprire la presenza di Gesù nelle vicende della vita quotidiana. Nel non capire che il tempo messianico è oggi, che il tempo della Salvezza è arrivato, che ciò che il futuro ci riserva è già manifesto nel presente.
Siamo consapevoli che la Salvezza è già entrata nella nostra vita? Che cosa ci impedisce di vedere questa realtà già presente? Che cosa ci impedisce di vivere come salvati, come uomini e donne redenti? Perché è così difficile per noi giudicare ciò che è giusto, vedere le cose come sono?
Signore Gesù, che con la tua venuta hai inaugurato i tempi messianici offrendo il dono della salvezza ad ogni uomo e donna, aiutaci a vivere da persone salvate.
La voce di Papa Francesco
“Un cristiano senza memoria non è un vero cristiano: è un cristiano a metà, un uomo o una donna che è prigioniero del momento, che non sa prendere in considerazione la sua storia, non sa leggerla e viverla come storia di salvezza. Invece, con l’aiuto dello Spirito Santo, possiamo interpretare le ispirazioni interiori e gli eventi della vita alla luce delle parole di Gesù. E così cresce in noi la sapienza della memoria, la sapienza del cuore, che è dono dello Spirito. Che lo Spirito Santo ravvivi in tutti noi la memoria cristiana”.
(Omelia di S.S. Francesco, 9 giugno 2014)