DALLA PAROLA DEL GIORNO
«Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso,
per questo i miei persecutori vacilleranno
e non potranno prevalere;
arrossiranno perché non avranno successo,
sarà una vergogna eterna e incancellabile».
Ger 20,11
Come vivere questa Parola?
Questo passo ci fa approfondire un aspetto del salmo responsoriale di lunedì scorso: salmo 22(23),1.4a “Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me”. Qui Geremia ci mette in guardia dal voler affrontare le varie situazioni solo con le nostre forze, da soli non possiamo fare nulla, proprio perché il Signore è con noi non dobbiamo temere. I nostri persecutori spesso sono le tentazioni che possiamo vincere solo grazie alla sua presenza, come prode valoroso, che ci aiuta a superarle; “non potranno prevalere”. Il nostro orgoglio è messo alla prova, ogni volta che facciamo affidamento solo sulle nostre capacità umane. È opportuno ricordarci questo passo di Geremia ci indica che “Dio è al nostro fianco” e combatte con e per noi. Concetto presente nel Padre Nostro, “non abbandonarci nella tentazione”, non andartene, resta al mio fianco come “prode valoroso”. È la grazia di Dio che ci permette di superare le tentazioni e vivere nella pace le situazioni difficili della vita
Signore, tu sei sempre al mio fianco, ma non sempre ne sono consapevole, aiutami a sentirlo nell’intimo del mio cuore
La voce del Papa
“Nel tempo in cui l’uomo conosce la sua prova, Dio invece veglia. Nei momenti più brutti della nostra vita, nei momenti più sofferenti, nei momenti più angoscianti, Dio veglia con noi, Dio lotta con noi, è sempre vicino a noi. Perché? Perché è Padre. Così abbiamo incominciato la preghiera: “Padre nostro”. E un padre non abbandona i suoi figli. … Dio scende a trovarci nei nostri abissi e nei travagli che costellano la storia”.
(UDIENZA GENERALE Piazza San Pietro Mercoledì, 1 maggio 2019)