DALLA PAROLA DEL GIORNO
«Non abbiamo ascoltato la voce del Signore, nostro Dio, secondo tutte le parole dei profeti che egli ci ha mandato, ma ciascuno di noi ha seguito le perverse inclinazioni del suo cuore, ha servito dèi stranieri e ha fatto ciò che è male agli occhi del Signore, nostro Dio».
Baruc 1,21-22
Come vivere questa Parola?
Questa Parola di Dio pronunciata molto tempo prima della venuta di Cristo rivolta al popolo di Dio attraverso i profeti, è rivolta anche a noi, a me membro del popolo di Dio, a me che faccio parte di una Comunità, ecclesiale, familiare, a me abitante di questa casa comune che è la terra. Sembrerebbe che il profeta è presente tra noi per dirci: Guarda cosa sta succedendo! ecco ancora una volta: “Non abbiamo ascoltato la voce del Signore”, ma “ciascuno ha seguito le perverse inclinazioni del suo cuore”, dove siamo? “Abbiamo fatto ciò che è male agli occhi del Signore nostro Dio”.
Dai diversi libri dell’antico testamento arriva il richiamo dei profeti ad “ascoltare la Parola del Signore” perché il nostro cuore non sia incline al male e non si allontani alle vie del Signore.
Con la venuta di Cristo non parlano più i profeti: è lui che parla, Lui il Verbo fatto carne. Gesù ci rivela una grande verità, essendo Lui “la via la verità e la via”. Ci dice: “In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna” (Gv 5,24) e aggiunge “Passando dalla morte alla vita”.
Ti prego, Signore, scava in me lo spazio necessario alla Sapienza della Tua Parola. E’ proprio questa Sapienza che mi educa a meditare e a pregare la tua Parola, che mi aiuta e illumina, che converte e trasfigura ad ogni istante la realtà quotidiana.
La voce di un monaco trappista
“È la Parola di Dio stessa, sovrana, che tocca il cuore, lo ferisce e, ferendolo, lo risveglia, lo rende sensibile e dioritico. La frequentazione quotidiana della parola di Dio sotto forma di lectio divina costituisce il terreno per eccellenza del discernimento”.
(André Louf)