Dalla Parola del giorno

«39In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo 42ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? 44Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. 45E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».»

 

Lc 1, 39-45

Come vivere questa Parola?

Quando Maria rivolge alla cugina il suo saluto, il piccolo Giovanni inizia ad agitarsi nel suo grembo. In realtà, il piccolo sta danzando di gioia perché riconosce Gesù: l’Attesa di Israele riconosce l’Atteso, il Battista riconosce il Messia. Potremmo dire che in questo riconoscimento è prefigurato il fine della storia, ovvero quando Gesù sarà riconosciuto da tutti come il Signore. Questo ci fa riflettere su una cosa importante: il vero dramma di Dio è quello di non essere riconosciuto! Nonostante si sappia che la FEDE apra la possibilità di riconoscere la presenza di Cristo nella propria vita attraverso i vari modi in cui si manifesta, si fa fatica, talvolta, ad incontrarlo nella celebrazione dell’Eucaristia, nell’ascolto della Parola di Dio, nella comunità che prega riunita nel suo nome, nel sacramento del fratello e della sorella. Un breve elenco che ci dice quante occasioni abbiamo nelle nostre giornate di incontrare il Signore che ci viene incontro e quante, di fatto, ne sprechiamo.

Donaci, Signore, la grazia dell’apertura degli occhi perché possiamo riconoscerti e accoglierti ogni giorno. Così sia!

La voce del Papa

«Invito ogni cristiano, in qualsiasi luogo e situazione si trovi, a rinnovare oggi stesso il suo incontro personale con Gesù Cristo o, almeno, a prendere la decisione di lasciarsi incontrare da Lui, di cercarlo ogni giorno senza sosta. Non c’è motivo per cui qualcuno possa pensare che questo invito non è per lui, perché nessuno è escluso dalla gioia portata dal Signor».

Papa Francesco

Evangelii Gaudium, n. 3

commento di

 Don Giuseppe Tilocca

giustiloc@tiscali.it

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