DALLA PAROLA DEL GIORNO

Uno dei commensali, avendo udito questo, disse a Gesù: «Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!»

Gli rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, è pronto”. Ma tutti, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Mi sono appena sposato e perciò non posso venire”.

Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al suo padrone. Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: “Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”.
Il servo disse: “Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto”. Il padrone allora disse al servo: “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia. Perché io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena”».

Lc 14,15-24

Come vivere questa Parola?

Il Regno di Dio è una festa con una grande cena a cui tutti sono invitati. Tutti! Tutti noi siamo gli invitati a questo banchetto ma diverse sono le risposte. Dio ci lascia liberi, dandoci la possibilità di accettare o rifiutare l’invito. Dio, essendo Amore, rispetta la nostra libertà, si propone non si impone! Sant’Agostino usa un’espressione molto bella al riguardo, dicendo: «Dio, che ti ha creato senza di te, non può salvarti senza di te». Perché rifiutiamo l’invito? Perché siamo attaccati ai nostri piccoli interessi. E Siamo così attaccati da perdere di vista l’invito gratuito di Dio e soprattutto il dono che questo invito ha in sé: l’amore pieno e abbondante di Dio per ognuno di noi da dare valore anche alle piccole cose che viviamo ogni giorno.

Ma Dio non si scoraggia, non si perde d’animo. Continua ad invitare finché trova chi accoglie l’invito. E chi sono coloro che accettano? I poveri, gli ultimi, coloro che sanno cogliere la gratuità del dono perché sanno di essere bisognosi.

“Beati i poveri di spirito perché di essi è il Regno dei cieli!”. Chi ha il cuore povero accoglie l’invito gratuito della salvezza.

Signore donami un cuore povero, un cuore libero, un cuore attento ai tuoi continui inviti per gustare la gioia di un banchetto con Te.

La voce di Papa Francesco

“Fratelli e sorelle, quante volte non ci curiamo dell’invito di Dio perché intenti a pensare alle nostre cose! Spesso si lotta per avere il proprio tempo libero, ma oggi Gesù ci invita a trovare il tempo che libera: quello da dedicare a Dio, che ci alleggerisce e risana il cuore, che accresce in noi la pace, la fiducia e la gioia, che ci salva dal male, dalla solitudine e dalla perdita di senso. Ne vale la pena, perché è bello stare con il Signore, fargli spazio. Dove? Nella Messa, nell’ascolto della Parola, nella preghiera e anche nella carità, perché aiutando chi è debole o povero, facendo compagnia a chi è solo, ascoltando chi chiede attenzione, consolando chi soffre, si sta con il Signore, che è presente in chi si trova nel bisogno. Tanti, però, pensano che queste cose siano “perdite di tempo”, e così si chiudono nel loro mondo privato; ed è triste. E questo genera tristezza. Quanti cuori tristi! Per questo, perché chiusi.” (Angelus, 15/10/2023)

 

 

Commento  di Sr Vilma Colombo FMA

direttricesanbiagio12@gmail.com

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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