Dalla Parola del giorno
Mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!».
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
Lc 11,27-28
Come vivere questa Parola?
Abbiamo un grande dono, un dono che ci rende beati e felici, il dono della Parola di Dio che possiamo ascoltare, leggere, riflettere ogni giorno.
Perché la Parola ci è stata regalata gratuitamente e in abbondanza.
Perché la Parola si è fatta piccola, comprensibile, a nostra misura per poterla interiorizzare fino in fondo.
Perché la Parola è feconda e dà vita anche quando noi non lo sappiamo o non ce ne accorgiamo.
Perché la Parola genera, sorregge, fa crescere e alimenta ogni uomo e ogni donna del ogni tempo.
Ma questa Parola ha un limite: non basta ascoltarla, bisogna ascoltarla profondamente e viverla!
Perché noi Cristiani chiamati ad essere solo lettori della Parola ma apostoli e testimoni dell’amore di Dio per ogni uomo.
Signore, insegnaci ad ascoltare con attenzione e a vivere con impegno la Tua Parola, perché dia i frutti per cui l’hai donata a tutti noi.
La voce di un biblista
“La replica di Gesù è, a prima vista, piuttosto fredda perché reagisce introducendo una “beatitudine” alternativa rispetto a quella pronunciata dalla donna nella folla. Essa è destinata a coloro che «ascoltano e osservano la Parola di Dio». I due verbi da lui usati sono significativi. Il primo rimanda a uno dei vocaboli biblici fondamentali per indicare l’adesione di fede: “ascoltare” ma anche “obbedire”. Il secondo verbo esalta il “custodire” come un dono la Parola di Dio così da irradiarla in tutta l’esistenza; considerarla come un bene prezioso che alimenta atti e discorsi, un respiro che sostiene l’anima. Ed è per questo che Maria è “beata”, perché ne ha ascoltato e custodito la Parola”.
(Monsignor Gianfranco Ravasi – Famiglia Cristiana 9 maggio 2019)