Suor Maria Pia Giudici

Viggiù, 30/09/1922 – Subiaco, 20/02/2020

Note biografiche

Nata a Viggiù (Varese) il 30 settembre 1922, Suor Maria Pia Giudici si trasferì con i genitori a Milano dopo aver trascorso la fanciullezza nel paese prealpino, situato a due passi dalla Svizzera. Nel capoluogo lombardo studiò prima dalle Suore Orsoline di S. Carlo e poi dalle Salesiane, Figlie di Maria Ausiliatrice.

Scelse di completare gli studi letterari frequentando l’Università Cattolica, quando era rettore il fondatore, padre Agostino Gemelli: una personalità che lasciò un segno forte nella spiritualità del tempo. A Viggiù Maria Pia tornava spesso con i suoi cari: papà, mamma e il fratello maggiore Emilio. Quest’ultimo, laureatosi brillantemente in medicina, conseguì la specializzazione e la libera docenza in ostetricia e ginecologia per divenire in seguito primario del reparto maternità dell’Ospedale Civico di Varese.

Nonostante vivesse a Milano e frequentasse volentieri i corsi universitari, Maria Pia restò sempre affezionata al mondo viggiutese prealpino, che d’estate le offriva la possibilità di gite in montagna, al lago Maggiore e a Lugano. In bicicletta divorava le distanze con amici e amiche dello stesso mondo aperto alla gioia e fedele ai valori. Proprio durante una folle corsa in bicicletta intuì, nel brivido dell’infinito, che per l’Infinito Amore il suo cuore era creato.

Fu il primo segno della sua vocazione, a cui ne seguirono altri. Entrò nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice quando fu ben certa che, anche se l’avessero messa in cucina a sbucciar patate o l’avessero mandata lontana mille miglia, il suo cuore avrebbe continuato a “cantare sì” al Signore. 

Le Superiore invece decisero che continuasse gli Studi: cosa che non le dispiacque affatto. Si laureò in lettere, insegnò a Milano e a Lecco. Amò molto le giovani e fu molto amata. Poté poi anche approfondire studi sulla Comunicazione Sociale presso l’Istituto Internazionale guidato da padre Nazareno Taddei SJ.

Organizzando poi Cineforum con gruppi di studenti e giovani laureati, si aprì agli orizzonti offerti da registi e attori cinematografici comunicanti profonde intuizioni su ciò che nell’uomo è proposta di luce e tentazione di tenebra.

Aderì poi a un’ulteriore chiamata di Dio, quella di offrire ai giovani e alle coppie la possibilità di rispondere alle grandi domande esistenziali: da dove vengo, che cosa faccio al mondo, dove sto andando. Cosa possibile a chi giornalmente sa contattare la Parola di Dio. A queste domande fu poi invitata a rispondere anche realizzando diverse pubblicazioni soprattutto a scopo educativo. Fu sempre felice di aver scelto l’Amore più grande: quello che Dio offre a ogni uomo, dandogli la libertà di decidersi per una vita tutta consegnata a Lui.

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