DALLA PAROLA DEL GIORNO
«43Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: «Seguimi!». 44Filippo era di Betsàida,
la città di Andrea e di Pietro.
45Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». 46Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».»
Gv 1,43-51
Come vivere questa Parola?
La vocazione è segnata dall’incontro con chi ha già incontrato il Signore. Filippo rivolge a Natanaele l’invito che i primi due discepoli udirono da Gesù: “Vieni e vedi”! Mettiti a camminare dietro il Maestro, fai esperienza del suo stesso cammino, cammina con lui, muoviti, così potrai vedere, assaporare, contemplare, toccare con mano la bellezza della sequela, il fascino del Maestro. “Vieni e vedi” non è solo un dinamismo esterno, ma soprattutto esprime il cammino interiore dell’uomo verso il luogo dei suoi desideri, verso la domanda d’infinito.
“Vieni e vedi” è l’invito che il Vangelo rivolge a te oggi, l’invito che la Verità fa a chiunque la cerca.
“Vieni e vedi”: aiutami a mettermi in movimento, a seguirti!
La voce di Papa Francesco
“Il Signore fa tornare sempre al primo incontro, al primo momento nel quale Lui ci ha guardato, ci ha parlato e ha fatto nascere dentro di noi la voglia di seguirlo. Questa è una grazia da chiedere al Signore, perché noi nella vita sempre avremo questa tentazione di allontanarci perché vediamo un’altra cosa: “Ma quello andrà bene, ma quell’idea è buona…”. (…) La grazia di tornare sempre alla prima chiamata, al primo momento: (…) non dimenticare, non dimenticare la mia storia, quando Gesù mi ha guardato con amore e mi ha detto: “Questa è la tua strada”.
(Meditazione mattutina Santa Marta, 5 Gennaio 2022)