DALLA PAROLA DEL GIORNO

27Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguirono gridando: “Figlio di Davide, abbi pietà di noi!”. 28Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: “Credete che io possa fare questo?”. Gli risposero: “Sì, o Signore!”. 29Allora toccò loro gli occhi e disse: “Avvenga per voi secondo la vostra fede

Mt 9,27-30

Come vivere questa Parola?

“Credete che io possa fare questo?”. Gli risposero: “Sì, o Signore!”. 

La consapevolezza della loro situazione e il desiderio di guarire portano i ciechi a gridare il loro dolore e la loro speranza. Gesù però li aiuta a dare parole al loro grido, ad esprimerlo chiedendo anche di esprimerne la certezza rispetto al potergli dare la vista: fa maturare in loro la fede fino a manifestarla. La fede non è un dono, ma IL DONO: ci mette in comunione con Lui! …. ma come ogni dono, la fede può essere accolta solo da chi la desidera e la chiede. I ciechi mettono in gioco la loro libertà nel chiedere e nell’accogliere il dono che Gesù gli dà e in questo “Sì” detto, l’atto di fede afferma che Gesù è il Signore. Questo “Sì” permette alla Sua potenza di agire.

 

I ciechi guariscono entrando nella casa, nella fraternità, nella Comunità, L’illuminazione è un dono che avviene dove ci si riconosce fratelli, perché ci si riconosce figli di un Dio che è Padre, dove si vive la comunione in e con Gesù. Aiutaci Signore a vivere le nostre fraternità, i nostri rapporti come luoghi dove tu possa guarire i nostri occhi, dove tu possa illuminare la nostra mente e il nostro cuore per poterti riconosce nella Parola e nei fratelli. Interceda per noi anche il Santo Vescovo Nicola al quale continuiamo ad affidare l’unità delle Chiese sorelle, cattolica e ortodossa

La voce di un Papa

“… Ecco i due atteggiamenti della preghiera: è bisognosa ed è sicura. La preghiera è bisognosa sempre. La preghiera, quando noi chiediamo qualcosa, è bisognosa: ho questo bisogno, ascoltami Signore! Inoltre quando è vera, è sicura: ascoltami, io credo che tu puoi farlo, perché tu lo hai promesso! Infatti la vera preghiera cristiana è fondata sulla promessa di Dio. Lui l’ha promesso.

[…] Quando preghiamo, è il Signore stesso a domandarci: «Tu credi che io possa fare questo?». Un interrogativo da cui scaturisce la domanda che ciascuno deve porre a se stesso: «Sono sicuro che lui può farlo? O prego un po’ ma non so se lui può farlo?». La risposta è che «lui può farlo», anche se quando lo farà e come lo farà non lo sappiamo. Proprio questa è la sicurezza della preghiera.” (Meditazione mattutina nella cappella della domus sanctae marthae, 6 dicembre 2013)

Francesco

Papa

                                                     

Commento di Sr. Monica Gianoli

gianoli.monica@gmail.com

                                                                     

 

 

 

 

 

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